Durante l’evento ORTHOFORUM KNEE “chirurgia protesica monocompartimentale del ginocchio”, tenutosi presso l’ Hotel Villa Rosa a Desenzano del Garda (BS), ho spiegato i motivi che portano alla sostituzione della femoro-rotulea.
La patologia femoro-rotulea si manifesta con un dolore anteriore al ginocchio, chiamato grossolanamente “condropatia” che interessa quasi esclusivamente il sesso femminile.
Il dolore è causato dall’infiammazione della cartilagine della rotula, quest’ultima causata dal cattivo scorrimento della rotula che tende a muoversi verso il margine esterno.
Proposte di trattamento
Le proposte di trattamento approssimative che vengono proposte sono ad esempio: il release artroscopico dell’alare, la ricostruzione del MPFL, la plastica del VMO etc, che portano allo sviluppo di dolori cronici resistenti ai trattamenti convenzionali.
Patologia artrosica femoro rotulea
Questa patologia è generata da cause principali come la displasia trocleare ( rotulea) e la degenerazione primitiva (con o senza mal allineamento) e cause secondarie come gli esiti chirurgici e traumatici.
In ciascun caso il trattamento prevede l’impianto di una protesi femoro-rotulea isolata o associata ad un altro impianto mono.
Quando si opta per una protesi PFJ, è bene rispettare i seguenti parametri:
Tecnica chirurgica
Vi sono al riguardo ancora delle questioni aperte come l’accesso pararotuleo laterale e l’ accesso pararotuleo mediale.
L’accesso laterale in caso di femoro-rotulea isolata o di impianto mono laterale + femoro-rotulea ha l’indubbio vantaggio di non intaccare il VMO, ma non permette il bilanciamento sui tessuti molli.
Mentre l’accesso mediale in caso di femoro-rotulea isolata o comunque di impianto mono mediale + femoro-rotulea ha il vantaggio di permettere di bilanciare i tessuti molli.
Tipologia di impianto
Un ‘altra questione è legata alla scelta del tipo di impianto, attualmente il mercato offre impianti con design onlay e inlay, in particolare troviamo: onlay, inaly e inaly selettivo.
La stabilità dell’articolazione femoro-rotuearicostruita è data dall’inclinazione del piano ti taglio della rotula rispetto alla faccia laterale della troclea.
In linea di massima il rischio di lussazione della rotula è aumentato nel caso di angolo a vertice mediale.
Conclusione
Le protesi Femoro-Rotulee rappresentano ad oggi un challengeche stenta a crescere nonostante il miglioramento dei risultati clinici disponibili in letteratura. La formazione dei chirurghi è una necessità per aumentare l’accesso alle corrette indicazioni all’impianto.
Il limite reale è rappresentato dall’esperienza nell’utilizzo degliimpianti mono. Quando indicate offrono risultati di gran lunga superiori alle PTG.
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