Nel 2014 abbiamo introdotto nella nostra Unità Operativa il protocollo FAST TRACK, implementandolo ogni anno.
Inizialmente si voleva creare un modello alternativo di gestione del paziente, creando percorsi diversificati e diretti a un campione di pazienti- modello, vagliando le reali capacità degli stessi di affrontare tale percorso.
Tuttavia, la maggior parte non era avviabile al Fast Track (per età e condizioni sociali) se esso inteso come RIENTRO PRECOCE al domicilio.
Allo stesso tempo è emerso che la Mobilizzazione Precoce in POD 0 (Post Operative Day 0) rendesse il processo di recupero più leggero.

Radiografie pre-operatorie di un paziente (uomo, 49 aa) affetto da necrosi di CFM con distacco parcellare, sottoposto a Fast Track
IL PROTOCOLLO
Pertanto abbiamo riconosciuto due macrobiettivi: recupero accelerato (possibile con l’inizio precoce dell’ Fkt) e Chirurgia Ambulatoriale (a partire dalla dimissione precoce).
Secondo studi recenti, il primo comporta una significativa riduzione della Lenght Of Stay, cioè durata di degenza, appoggiando pienamente il principio della Chirurgia Ambulatoriale.
Un team di professionisti costituisce elemento chiave e imprescindibile per poter agevolare il percorso del paziente.
Ortopedico, Anestesista, Fisiatra, Infermiere di recovery, Nutrizionista, infermiere e fisioterapista sono le figure che partecipano al processo.
Il paziente deve essere informato e supportato dall’ÉQUIPE durante tutto l’iter di cura, anche attraverso molteplici canali di comunicazione come folder informativi, opuscoli e app interattive, ultima frontiera della nostra UO.
Ci sono però dei presupposti senza cui il Fast Track non può essere realizzato: gestione del pz anemico, riduzione trasfusioni, counceling, riabilitazione ambulatoriale e gestione del dolore.
Ad oggi, il nostro protocollo Fast Track è applicato a TUTTI i pazienti e consiste nella Mobilizzazione precoce entro 4-6 h dall’intervento, possibile solo grazie ad una terapia del dolore specifica applicata nei primi 10 giorni post-operatori.
La fisioterapia può quindi avere inizio con un PRI (Programma Riabilitativo Individuale) gestito a letto, in palestra e in reparto.
Il supporto nutrizionale diventa fondamentale: bevande ad alto contenuto energetico/ liquidi chiari e assenza del digiuno pre-operatorio di 12h.



STATISTICHE
Statisticamente notiamo una riduzione dei Giorni di Ricovero in Riabilitazione Interna, che invece aumentano in Riabilitazione Esterna per difficoltà di collocamento in altre strutture/mancanza di supporto post-operatorio.
Dai dati raccolti emerge una netta diminuzione del consumo di farmaci antidolorifici e della cosiddetta RESCUE DOSE: in G0 da 5,5% a 2,3%, in G1 da 9,9% a 6,8%, in G2 da 10,3% a 4,5%.
Questo vuol dire che con la Mobilizzazione precoce vi è una riduzione della percezione del dolore pot- operatorio.
Il 32% dei pz chirurgici protesici sottoposti a fast Track ha proseguito in MAC dopo la dimissione.
Di questi, il 27% non è residente in Lombardia, dimostrando l’estensibilità del protocollo anche a chi non è collocato nelle vicinanze della Clinica.


LIMITI
La Chirurgia Fast Track necessita di essere effettuata al mattino per permettere ai pazienti di essere mobilizzati già nel pomeriggio.
I pazienti operati di pomeriggio/sera potranno essere mobilizzati, invece, non prima del mattino successivo.
Altri limiti riguardano la Dimissione Precoce.
Nel paziente Fuori Regione si riscontrano nella gestione difficile delle piccole complicanze che possono verificarsi nel post-operatorio quali: deiscenza della ferita chirurgica, ritardo della guarigione, dolore persistente/ maltollerato e rigidità articolare.
Nei pazienti Intra Regione, invece, si basano prevalentemente sulla carenza di CAREGIVERS e/o di assistenza domiciliare piuttosto che nella non-disponibilità di Centri di Riabilitazione.
Risolutiva in diversi casi l’introduzione di tecniche di sutura avanzate con fili antibatterici knotless e adesivo con colla.

CONCLUSIONI
Da queste considerazioni abbiamo individuato un percorso tipo per i nostri pazienti.
L’intervento è svolto il giorno stesso del ricovero o il giorno successivo e la deambulazione è prevista già dopo 4-6 h dall’intervento o la mattina seguente per i pazienti operati nel pomeriggio.
In POD3 è previsto il trasferimento in riabilitazione interna oppure il rientro al domicilio con proseguimento in MAC. In alternativa si può continuare il programma di recupero presso un’altra struttura riabilitativa.
È necessario distaccarsi dalla mentalità della Riabilitazione in Ricovero e i dati della letteratura scientifica dimostrano che il Fast Track rende questo possibile.
La mobilizzazione Precoce è solo uno dei tasselli che costituiscono il RAPID RECOVERY.
